Votazione popolare del 15 maggio 2022
SÌ al recepimento del regolamento UE relativo alla guardia di frontiera e costiera europea
Frontex è la guardia di frontiera dello Spazio Schengen, del quale la Svizzera fa parte, e rende tutta una serie di servizi utili, come la lotta alla criminalità transfrontaliera o il controllo della migrazione. In un mondo sempre più rapido e globalizzato, l’agenzia ha bisogno di più fondi e per questo votiamo. Le notizie negative fanno più rumore e per questo si è parlato molto dei casi di respingimento illegali di migranti. Sebbene questi casi siano condannabili, non sono una ragione sufficiente per far saltare la nostra partecipazione a Frontex, poiché la cooperazione internazionale è complessivamente più che positiva. Se rifiutassimo questi fondi supplementari, verrebbe verosimilmente a cadere la nostra partecipazione allo Spazio Schengen, con conseguenze gravi su sicurezza, libertà di movimento e altro ancora. Per questo raccomandiamo di votare SÌ.
Sì alla modifica della legge sui trapianti
A fine 2021, oltre 1400 persone in Svizzera si trovavano in lista di attesa per un trapianto. Molti di loro resteranno su questa lista anche per anni, poiché la disponibilità di organi è limitata e non riesce a sopperire all’elevata richiesta. Col sistema attuale, per poter donare i propri organi dopo il decesso è necessario firmare un modulo di consenso scritto. Se ciò per qualsiasi motivo non dovesse avvenire, gli organi non potranno essere donati. Spesso accade che ci si dimentichi di sottoscrivere il modulo di donazione, o che dopo un incidente la persona non si trovi più nella condizione di prendere una decisione in merito, e quindi accade che nonostante fosse a favore, non avendo firmato il documento ufficiale non sia possibile procedere con la donazione. La modifica di legge mira ad introdurre il modello di consenso presunto, ovvero si assume che tutti siano favorevoli alla donazione e in caso contrario è necessario un documento scritto. Fondamentalmente sarà l’opposto di quanto si fa oggi, con l’importante nota che i parenti saranno sempre coinvolti in caso di assenza di un documento scritto, e nonostante si stimi che il più delle volte essi saranno favorevoli alla donazione, senza la loro approvazione non sarà comunque possibile procedere. Per queste ragioni raccomandiamo un SÌ convinto.
Raccomandiamo di votare NO perché riconosciamo il problema, ma crediamo si sia scelto il modo sbagliato per affrontarlo. Le piattaforme streaming come Netflix attive in Svizzera realizzano notevoli profitti, ma non pagano alcuna tassa nel paese. Questo è un problema. Tuttavia, obbligarle a investire il 4% del fatturato in produzioni locali e a fornire il 30% di prodotti europei non è corretto. Questo perché il cinema locale è già pesantemente sovvenzionato e imporre un 30% di produzioni europee andrebbe a scapito di produzioni di altre ragioni del mondo, anche se esse sono di migliore qualità. Se l’obiettivo è quello (giustificato) di tassare i giganti del digitale laddove realizzano profitti, si sarebbe dovuto imporre una tassa, ma senza prescrivere come i proventi devono essere utilizzati, proprio come fanno altri paesi.
Lasciamo libertà di voto poiché ci sono sia punti positivi che negativi. Positivo è il principio di non spendere più di quanto si incassa, perché in caso contrario si crea un debito crescente che peserà sui giovani di oggi. Negativo è il fatto che per limitare la spesa il governo potrebbe tagliare anche su investimenti produttivi e sensati come quelli in campo energetico, ambientale o nell’educazione. Dunque lasciamo libertà di voto.