Energia

Efficienza rinnovabile e stoccaggio

Il primo passo nella transizione energetica è la riduzione dei consumi. Dall’edilizia ai trasporti passando per l’industria, dobbiamo imparare a fare lo stesso consumando meno energia.

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Cantoni e Comuni devono avere una strategia!

Come facciamo a risolvere i problemi in maniera efficiente, se non abbiamo un chiaro piano di dove andare?! Il Cantone ha sviluppato il proprio Piano Energetico Cantonale (PEC) nel 2013. Fin qui tutto bene. Meno bene che questo piano non sia stato aggiornato a distanza di 10 anni! Il Cantone deve dotarsi immediatamente di una strategia energetica ambiziosa, aggiornata e compatibile con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi (limitare il cambiamento climatico a 1,5°C). E in futuro, questo piano deve essere aggiornato automaticamente ogni 5 anni.

Per i Comuni con più di 5000 abitanti deve diventare obbligatorio lo sviluppo di un Piano Energetico Comunale (PECo) da aggiornare anch’esso ogni 5 anni, perché anche i Comuni sono un tassello essenziale per la riuscita della transizione energetica.

Aumentare l’efficienza energetica

Il primo passo nella transizione energetica è la riduzione dei consumi. Dall’edilizia ai trasporti passando per l’industria, dobbiamo imparare a fare lo stesso consumando meno energia. Lo stato deve aumentare gli incentivi, in modo che i privati abbiano ancora più interesse nell’investire in tecnologie più efficienti (es. risanamenti energetici di edifici) e che permettano di risparmiare miliardi in futuro.

[Per approfondimenti vedi punti “Mobilità” e “Abitazioni”.]

Potenziare le rinnovabili

E‑auto, e‑bike, pompe a calore, … Il consumo di elettricità è destinato ad aumentare. In Ticino in particolare l’energia solare ha un potenziale enorme, ma per sfruttarlo dobbiamo mobilizzare i capitali privati. Come? Col crowdfunding solare, come si fa già a Zurigo. Inoltre, il settore pubblico deve dare l’esempio: entro il 2030 tutti gli edifici cantonali e comunali devono dotarsi di pannelli e produrre almeno tanta energia quanta ne consumano. Infine, per incentivare i privati a investire nel fotovoltaico vanno promosse le “comunità energetiche”. Si tratta di “collegare” edifici vicini in modo che possano vendersi l’un l’altro elettricità, senza doverla rivendere sulla rete e aumentando così la redditività degli impianti.

Il Cantone deve creare subito un quadro legale che incoraggi l’offerta di crowdfunding solare da parte delle aziende elettriche e che incoraggi la creazione di comunità energetiche.

Immagazzinare l’energia

L’energia solare ha un punto debole: in inverno la produzione è molto più bassa che nelle altre stagioni. Per questo è urgente innalzare le dighe del Cantone (laddove fattibile) e dotarle di sistemi di pompaggio. In questo modo potremo “spostare” una parte della produzione di elettricità dall’estate (dove ne abbiamo troppa) all’inverno (dove ne abbiamo troppo poca).

Infine, vanno aumentati gli sforzi e il supporto cantonale alla ricerca e lo sviluppo di combustibili sintetici a zero impatto ambientale, da poter produrre con l’eccesso di energia solare dell’estate.

Integrazione al mercato energetico dell’UE

Per un approvvigionamento energetico sicuro abbiamo bisogno di cooperare con i nostri vicini e per questo ci serve un nuovo accordo sull’energia con l’UE, perché l’isolamento non è una strada percorribile. Anche in futuro dobbiamo assicurarci un accesso sicuro all’energia prodotta dai nostri vicini. La sfida della transizione energetica va vinta giocando di squadra.