Combattere fuga di cervelli e invecchiamento
I cervelli scappano…
Ogni anno moltissimi di noi (magari anche tu che leggi!) vanno a Zurigo, Losanna, Friburgo eccetera a studiare. Una fetta crescente di queste persone non fa più ritorno: invece di trovare lavoro in Ticino dice addio a sole e luganighetta e si stabilisce a Nord delle Alpi. Il problema: il Cantone perde buona parte dei giovani più formati e col più grande potenziale innovativo. Perché? Perché il Ticino è poco attrattivo e non offre le opportunità della concorrenza.
… e il Cantone invecchia
La fuga di cervelli alimenta un altro problema: l’invecchiamento. Secondo le previsioni demografiche dell’Ufficio Federale di Statistica, entro il 2050 il 34% della popolazione ticinese avrà più di 65 anni, contro il 21% attuale. Ciò è insostenibile per le assicurazioni sociali e per il sistema sanitario. Oltre che dalla fuga di cervelli questo problema è alimentato anche da un calo dell’immigrazione italiana. I lavoratori delle provincie di confine non si trasferiscono più da noi e piuttosto fanno i frontalieri, causando dumping, traffico e i problemi ambientali, salutari ed economici ad esso connesso.
Abbiamo un piano!
Lamentarsi non fa parte del nostro DNA e per questo abbiamo creato un gruppo di lavoro che ha sviluppato una strategia con misure in tre ambiti:
- politica familiare;
- sostegno alle startup;
- domiciliazione dei frontalieri.
Inoltre, il Cantone dovrebbe creare immediatamente una task force che si occupi di analizzare i problemi e trovare delle soluzioni, proprio come è stato fatto già anni fa nel Canton Neuchâtel, mentre da noi si ha dormito. Siamo convinti che agendo in maniera decisa su questi tre fronti il problema può essere arginato, perché il futuro del nostro Cantone è il risultato delle nostre azioni e con la volontà politica possiamo riuscire a invertire il trend.