Incentivare la domiciliazione dei frontalieri
1. Obbiettivi
L’obiettivo principale è di combattere contemporaneamente molteplici problemi:
- Invecchiamento e spopolamento del Ticino: Il Canton Ticino diventa ogni anno più vecchio. Secondo le previsioni demografiche dell’Ufficio Federale di Statistica, entro il 2050 il 34% della popolazione avrà più di 65 anni, contro il 21% attuale (fonte: UFS — https://www.viz.bfs.admin.ch/assets/01/ga-01.03.01/fr/index.html). Ciò è altamente problematico per le assicurazioni sociali e per il sistema sanitario. Una ragione dell’invecchiamento è che è venuta meno la storica immigrazione dall’Italia. Il saldo migratorio dall’Italia è crollato dagli oltre +4123 del 2013 ai +585 del 2019, per risalire leggermente al +1653 del 2021, ben inferiore ai livelli di qualche anno fa (fonte: UFS — Movimento migratorio internazionale, secondo la nazionalità e lo Stato di provenienza o di destinazione, in Ticino, dal 2020)
- Traffico e problemi salutari e ambientali a esso connessi: Gli Italiani non si trasferiscono più in Ticino, ma continuano a lavorarci come frontalieri. Gli spostamenti di decine di migliaia di persone causano il traffico che conosciamo e che è fonte di problemi di salute (stress, polveri fini, …), peggiora la qualità di vita, causa ingenti perdite all’economia e alimenta il cambiamento climatico.
- Dumping salariale: Vivendo in Italia, i frontalieri possono accettare dei salari molto più bassi di chi abita in Svizzera, spingendo così tutti i salari verso il basso.
Per combattere questi problemi dobbiamo incentivare la domiciliazione in Ticino dei giovani frontalieri. I vantaggi:
- Ringiovanimento della società ticinese: Attirando persone in età da figli si abbassa l’età media della popolazione.
- Stabilizzazione dei costi della salute: Queste persone lavorano e sono tendenzialmente sane. Se si trasferiscono in Ticino pagano la cassa malati e contribuiscono a frenare l’aumento dei premi.
- Una boccata di ossigeno per economia e finanze: Stabilendosi in Ticino queste persone pagheranno le loro imposte nel Cantone e saranno incentivate a spendere là dove abitano (affitto, spesa, shopping, …).
- Riduzione del traffico e dei problemi salutari e ambientali a esso connessi: Chi abita vicino al proprio posto di lavoro non deve per forza prendere l’auto e fare decine di km di autostrada o cantonale. Diventa possibile andare a lavoro in bici o con i mezzi pubblici e il traffico diminuisce. Si riducono i costi della salute dovuti allo stress, alle polveri fini e i danni arrecati all’ambiente.
- Lotta al dumping: Chi abita in Ticino non può accettare salari da fame. Favorire la domiciliazione significa dunque favorire salari dignitosi.
- Riduzione dello sfitto: Attualmente abbiamo una percentuale elevata di sfitto. L’arrivo di nuovi abitanti risolverebbe questo problema e garantirebbe nuovi affitti.
2. Misure
Per favorire la domiciliazione dei frontalieri proponiamo le seguenti misure:
a. Incentivi
- Regalare una somma di denaro, per esempio CHF 5000 per adulto e CHF 2000 per bambino;
- Incentivare l’uso dei trasporti pubblici, per esempio con uno sconto del 50% per due anni sull’abbonamento Arcobaleno.
Tali incentivi sono ottenibili a condizione che:
- si abbia meno di 45 anni;
- ci si impegni a risiedere in Ticino almeno 3 anni, altrimenti il denaro va restituito;
- si lavori da almeno 3 anni come frontalieri (permesso G);
- si sia in possesso di un contratto di lavoro.
I vantaggi:
- Il denaro regalato torna indietro rapidamente poiché chi si trasferisce in Ticino paga le tasse in
Ticino. Inoltre, bisogna tenere conto dell’affitto e tutte le altre spese che alimenteranno l’economia
locale. - Incentivando l’uso dei trasporti pubblici si combatte il traffico, rendendo un servizio a tutta la società.
- Misure simili sono già state implementate da:
- Albinen, un comune vallesano che regala CHF 25’000 a ogni adulto sotto i 40 anni che vi si trasferisce per almeno 10 anni e investe 200’000 CHF in un’abitazione;
- Bormida, un comune italiano che regala EUR 2’000 oltre ad assicurare affitti bassissimi;
- Alcune isole greche che regalano ai nuovi arrivati una parcella di terreno.
b. Campagna pubblicitaria:
Da decenni in Ticino numerosi attori fomentano l’astio nei confronti dei frontalieri, ma l’unico risultato che si è raggiunto è che gli Italiani non si trasferiscono più in Ticino, mentre i frontalieri aumentano ogni anno. È giunto il momento di fare marcia indietro riconoscendo che l’immigrazione ci serve e lanciando una campagna per invogliare i frontalieri a domiciliarsi in Ticino. Lungo le strade più trafficate si potrebbero collocare dei cartelloni che invitano a domiciliarsi in Ticino evidenziando gli incentivi, la qualità di vita elevata del Ticino, il tempo (e lo stress) risparmiato quando si lavora vicino a dove si abita, la qualità delle istituzioni, le condizioni fiscali interessanti eccetera. Gli stessi contenuti potrebbero essere convogliati anche sui social e tramite altri canali. Il nuovo messaggio che deve trasparire è che il Ticino è pronto ad accogliere a braccia aperte nuovi abitanti provenienti dalla zona di confine.
c. Facilitare l’integrazione:
Il cantone dovrebbe mettere a disposizione dei corsi gratuiti per informare sul sistema fiscale, scolastico, assicurativo, pensionistico e sociale, in modo da facilitare l’integrazione di nuovi arrivati o da informare potenziali interessati.